La Festa delle Marie

Dopo il grande successo delle scorse edizioni,  sabato 29 febbraio ritorna la  rievocazione della Festa delle Marie, una delle più antiche e celebri ricorrenze popolari della Serenissima, rilanciata a Venezia dopo secoli d’abbandono da Bruno Tosi. Come ormai tradizione, il grande Corteo Storico – realizzato in collaborazione con Consorzio Rievocazioni Storiche presieduto da Massimo Andreoli -  partirà alle ore 15.30 da San Pietro di Castello, snodandosi lungo Via Garibaldi e Riva degli Schiavoni fino a raggiungere intorno alle ore 16.30 Piazza San Marco. Qui  si terranno tornei ed antichi giochi popolari, oltre all’esibizione di vari artisti e gruppi musicali: trombettieri, armigeri, nobili in costume, soldati mercenari.

Anche quest’anno sono state prescelte sette ragazze, una per ogni sestiere della città oltre ad una rappresentante della Terraferma: Marta Bagante, Maria Tiziana Busetto, Elita Costantini, Manuela Ferrara, Serena Menegazzi, Marcella Rizzo, Sarita Stefani. Le due damigelle d’onore: Selene Corò, e Giorgia Lombardo. Tra di loro martedì 8 febbraio, sempre in Piazza San Marco, verrà scelta la “Maria dell’anno”. Le ragazze indosseranno preziosi abiti ricostruiti dai disegni d’epoca e saranno trasportate su speciali portantine. Lo stilista veneziano Eugenio Girardi, titolare dell’Atelier teatrale "Arrigo" di Milano ricreerà i costumi trecenteschi. Le acconciature saranno a cura di Monica e Umberto.

La prima cronaca risale a 1039. L ‘origine della Festa è religiosa e proprio recentemente la studiosa Lina Urban ha raccolto e pubblicato molte notizie inediti sui "Ludi Mariani" e sulle processioni con le statue raffiguranti la Vergine in occasione della Festa della Purificazione o della Madonna Candelora (2 febbraio). Più avanti, dall’inizio del 1300, la sacra rappresentazione è stata quasi completamente laicizzata. La storia si mescola alla leggenda e così le "Marie" diventano dodici giovane spose e si racconta come ogni anno le più belle ragazze da marito venivano scelte in ogni parte di Venezia e le famiglie più ricche e nobili si prendevano carico della loro dote, donando  l’abito per le nozze riccamente decorato d’oro e di gioielli. La festa rievocava il rapimento di un gruppo di giovani spose e della loro dote avvenuto nel 948 ad opera di pirati istriani, che vennero inseguiti e catturati nelle acque di Caorle dal Doge Pietro Candiano III. Originariamente, il fastoso corteo partiva da San Pietro di Castello, l’antica sede del Patriarcato di Venezia, per giungere a Santa Maria Formosa lungo un percorso acqueo.

Comunicato del 25/01/2005